Il Comune di Colfelice è gemellato con il Comune (Ayuntamiento) di Villafeliche, ubicato nella Regione dell’Aragona, Spagna. Il gemellaggio è nato nell’anno 2003 a seguito di una visita a Colfelice dell’imprenditore spagnolo José Ignacio Sebastián, che fu lieto di trovare in Italia un paese (Villafelice, frazione del Comune di Colfelice) il cui nome è omofono e quasi identico nella grafia al nome di Villafeliche, sua cittadina di origine. Oggi le due comunità di Villafeliche e Villafelice – Colfelice, per quanto distanti geograficamente, si sentono vicine e unite sia nel nome che nel calore umano, nell’ospitalità degli abitanti e nel comune sentire i problemi della nuova Europa. Sono frequenti le visite di gemellaggio e di scambio di ospitalità tra i cittadini dei due centri, promosse dalle rispettive amministrazioni comunali e sostenute dagli appositi programmi dell’Unione Europea. A Colfelice sono venuti più volte il sindaco (alcalde) di Villafeliche Agustín Caro Estebán, Carlos María Tomás, deputato del Parlamento regionale dell’Aragona, e José Ignacio Sebastián.
Villafeliche, di probabili origine romane, è posta lungo il fiume Jiloca, nei pressi della città romana di Bilbilis (oggi Calatayud), nota per aver dato i dati al grande poeta latino Marziale, amico di Giovenale (nato ad Aquino). Durante la dominazione islamica appartenne alla famiglia dei Beni-Hud. Fu riconquistata da Alfonso I el Batallador nel 1131, quando la popolazione restò divisa fra cristiani e convertiti alla nuova religione (musulmani). Tale divisione caratterizzò tutto il Medio Evo e si riscontra ancora oggi nella morfologia urbana (ad esempio, nel nome delle strade). La cittadina, inoltre, è famosa perché in passato (fino al 1831) lì si produceva, in 180 piccoli opifici, quasi tutta la polvere da sparo consumata in Spagna, tant’è vero che ancora oggi nella lingua spagnola, parlando di fuoco e materiali infiammabili, si ricorre a volte all’espressione “Arde meglio della polvere di Villafeliche”. A ricordo di tale ricchezza anni fa è stato inaugurato, nella piazza maggiore del paese, un monumento ai lavoratori delle officine (“molinos”) della polvere.
Altrettanto nota era la produzione locale (alfareria) di articoli di terracotta e di ceramica (anche a Colfelice, fino agli anni del secondo dopoguerra, si producevano piatti e utensili da cucina in terracotta). Oggi è attiva l’Alfarerìa di Manuel Gil, erede della lavorazione della ceramica e creatore di pezzi artistici contemporanei di eccellente gusto.
Ogni anno a Villafeliche si celebrano le fiestas patronales in onore dei santi Juan, Marcos e Ignacio Delgado (vescovo martire nativo del posto). Le cerimonie religiose si svolgono nella Chiesa parrocchiale di San Miguel, un edificio barocco imponente ed elegante nell’architettura e nell’arredamento, costruito tra il 1610 e il 1618, testimonianza dell’importanza della cittadina in quel periodo. Molto suggestiva e la processione con le statue dei Santi protettori adornate di pani tradizionali. Il programma delle fiestas comprende danze (al suono della famosa “charanga”) e sagre di vario genere a base di tortillas e di sardine del Golfo di Biscaglia. I festeggiamenti culminano, nella Plaza Mayor, con uno spettacolo teatrale e con una cena all’aperto alla quale prendono parte oltre 500 persone.
Stemma di Villafeliche
Incontro coi cittadini di Villafeliche a Colfelice
Incontro in occasione del Gemellaggio
Plaza Mayor a Villafeliche